8 GIUGNO 2018
Straordinaria edizione del premio al cinema italiano Ciak D’Oro alla Link Campus University, con un parterre d’eccellenza composto da autori, attori e cineasti fra i più significativi del grande schermo.
Nella serata dei premi ideati da CIAK, il magazine diretto da Piera Detassis, trionfano film italiani di grande respiro internazionale, imprevedibili musical, film d’animazione, cinema tutto femminile e commedia d’autore. Su tutti si affermano i film Ammore e Malavita dei Manetti Bros e Chiamami col tuo nome di Luca Guadagnino.
La cerimonia di premiazione (che prendono in considerazione i film usciti tra il 1° maggio 2017 e il 30 aprile 2018) si è tenuta il 7 giugno sera a Roma per il secondo anno consecutivo alla Link Campus University, l’ex residenza estiva di Papa Pio V.
A consegnare i premi, gli unici premi al cinema italiano votati direttamente dal pubblico, è, per la prima volta, l’attrice, conduttrice e scrittrice Geppi Cucciari.
Ammore e malavita dei Manetti Bros conquista la giuria dei critici, aggiudicandosi 5 premi. Alla fortunata commedia musicale napoletana vanno i riconoscimenti: Miglior regia, Migliore colonna sonora (Pivio & Aldo De Scalzi), Miglior canzone originale (“Bang Bang”), e Claudia Gerini grazie al ruolo di donna Maria è la Migliore attrice non protagonista. La redazione di CIAK premia il musical dei Manetti Bros con il riconoscimento Colpo Di Fulmine assegnato a Serena Rossi per la sua straordinaria interpretazione della bella Fatima.
L’ambitissimo premio al Miglior film va a Chiamami col tuo nome di Luca Guadagnino, che riceve anche i premi per il Miglior Montaggio e il Miglior Manifesto.
Migliori protagonisti dell’anno sono Paola Cortellesi e Antonio Albanese, interpreti dell’esilarante commedia Come un gatto in tangenziale di Riccardo Milani, grande successo italiano dell’ultima stagione cinematografica.
Buon risultato per Napoli Velata di Ferzan Ozpetek: Miglior Scenografia e Migliori Costumi. Due targhe vanno anche a Cuori Puri di Roberto De Paolis: il CIAK-Alice Giovani (nato dalla collaborazione del magazine con Alice nella Città) e il premio alla Migliore Opera Prima, quest’anno firmato da MINI.
A Luciano Ligabue, ritornato alla regia con Made in Italy, va il SUPERCIAK D’ORO assegnato dalla redazione, mentre quello Classic va a Carlo Buccirosso, protagonista del film dei Manetti Bros, per l’insieme della sua brillante carriera d’attore.
Il Miglior attore non protagonista è Massimo Ghini per A casa tutti bene, mentre Nicola Nocella è il Colpo di Fulmine per Easy – Un viaggio facile facile votato dalla redazione di CIAK.
A Maria Carolina Terzi e Luciano Stella di Mad Entertainment, e a Paolo Del Brocco di Rai Cinema va il premio come Miglior Produttore per Gatta Cenerentola di Alessandro Rak, Ivan Cappiello, Marino Guarnieri e Dario Sansone.
Il premio Bello&Invisibile, votato dalla giuria dei 100 critici e giornalisti, va al bellissimo Dove non ho mai abitato di Paolo Franchi.
Per il quarto anno il premio del mensile di cinema allarga lo sguardo alla serialità d’autore, con il CIAK D’ORO Speciale Serial Movie assegnato a Salvatore Esposito per il ruolo di Gennaro “Genny” Savastano nella serie Gomorra e per l’interpretazione cinematografica in Puoi baciare lo sposo. Anche Ornella Muti si aggiudica il premio per il ruolo di zia Ingrid in Sirene, la prima fiction fantasy della Rai.
Partecipa alla serata la Fondazione Lelio Luttazzi. Hanno contribuito alla realizzazione di questa edizione del premio CIAK D’ORO: MINI che firma quello per la Migliore Opera Prima e che accompagna attori e registi sfilando sul red carpet con una flotta di dodici vetture; Campari, che da sempre sceglie il cinema come potente veicolo di comunicazione per raccontare la grande storia di un marchio che ha sancito la nascita del mito dell’aperitivo italiano nel mondo; il brand hair beauty Cotril che conferma ancora una volta il legame a doppio filo con le eccellenze del cinema italiano; e infine Pool Pharma, che con il suo sostegno dimostra di abbracciare il mondo del benessere e della bellezza a tutto tondo, incluso quello che deriva dall’arte cinematografica.